Martin Bogren si muove tra gente ordinaria in città ordinarie, sia a casa che nei suoi viaggi. Le sue foto-documento, catturate durante lunghe passeggiate fatte la mattina presto o la sera tardi. Quando guardiamo dentro il suo mondo in bianco e nero, dove spazio e tempo sono sempre subordinati all’incontro con un altro essere umano, troviamo un universo fortemente personale e poetico che si costruisce sul mondano e sul reale.
Marco Delogu